domenica 30 giugno 2013

Trasloco Blog e cambio inidirizzo mail




Visto le recenti notizie sulla violazione della privacy negli Stati Uniti e la possibilità che anche in Italia possa accadere questo, minando così la libertà di informazione, abbiamo deciso di trasferire il nostro blog ed il nostro indirizzo mail su server più sicuri. Potrete continuare a seguirci su:

Blog Csoa Pangea

e potete scriverci

csoapangea@canaglie.net

mercoledì 26 giugno 2013

Domenica 30 Giugno ore 18:30 Prima Assemblea Pubblica No Radar Asinara




Domenica 30 Giugno ore 18:30 presso il C.s.o.a. Pangea a Porto Torres si terrà la prima assemblea pubblica contro l'installazione di un nuovo Radar nel parco nazionale dell'Asinara.

Interverranno:

*Ing Coraddu (esperto sugli effetti nocivi delle onde elettromagnetiche)

*Comitato No Radar Olbia.

L'invito è esteso a tutti i cittadini di Porto Torres e zone limitrofe.


COSA FANNO I RADAR
- Nuociono gravemente alla salute umana e ambientale in quanto emettono impulsi di microonde di grande potenza (dai 25 ai 50 KW), con effetti particolarmente devastanti in un territorio come l’Isola dell’Asinara classificata sia come SIC (zona di interesse comunitario) sia come zona di protezione speciale per i volatili;
- Rappresentano un’ennesima servitù militare in un territorio già spogliato e devastato quale è quello di Porto Torres, che paga ancora oggi in termini di salute e disoccupazione, l’imposizione industriale e l’annichilimento delle sue potenzialità produttive;
- Distrugge l’idea di tutela e valorizzazione dell’Isola dell’Asinara investendo nella distruzione del territorio attraverso la sua militarizzazione, sottraendolo così agli interessi e alle capacità della comunità che nella stessa aveva visto la possibilità di ridisegnare una nuova identità economica e sociale di Porto Torres e del suo Golfo;


COSA NON FANNO I RADAR VTS
- Non prevengono gli incidenti in mare come dimostrato dai numerosi casi di incidenti verificatisi là dove questo sistema è già presente (Messina e Maddalena 2012); le principali motivazioni di incidenti a mare, infatti, come dimostrato dai dati e sottolineato dal sindacato dei marittimi, sono da rintracciarsi non tanto nella carenza di informazioni a bordo (radar) quanto sull’impreparazione del personale, l’obsolescenza delle navi e l’inadeguatezza della strumentazione di bordo;
- Il sistema VTS non è una valida alternativa al sistema AIS (Automatic Identification System), perfettamente funzionante e riconosciuto internazionalmente, basato su trasmettitori in banda VHF di potenza assai ridotta (attorna ai 10KW) con rischi limitati per la salute umana e ambientale.


COSA VOGLIAMO
- Che lo Stato non investa in un sistema a forte impatto ambientale e senza nessuna vocazione occupazionale. Ripartiamo dalle potenzialità del territorio, investendo in progetti di ricerca sul patrimonio archeologico, paesaggistico e faunistico dell’isola e progetti di valorizzazione del beni culturali e ambientali;
- Proponiamo l ’Asinara come esempio di sviluppo alternativo e sostenibile del territorio della Nurra;
- Suggeriamo un modello di turismo a impatto zero dal punto di vista ambientale che valorizzi la cultura locale fuori dai cliché folkloristici;
- Miriamo alla creazione di occupazione per il personale del comparto industriale in dismissione, nell’ambito del recupero e della tutela del territorio dell'isola dell'Asinara attraverso la formazione professionale;
- Organizziamo percorsi di agricoltura sociale tesi al rilancio del comparto agricolo e alla realizzazione di percorsi di inclusione sociale, la cui validità è dimostrata dai numerosi progetti attivi in Sardegna e fuori;
- Includiamo il comparto della piccola marineria di Porto Torres nel potenziamento del sistema di collegamento tra l’isola e la terra ferma;


COSA VOGLIAMO FARE
Il Comitato nasce con l’obiettivo di opporsi con tutti gli strumenti necessari alla costruzione del radar dell’Asinara attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, poiché pensiamo che solo attraverso la partecipazione diretta e di tutti sia possibile ridisegnare una nuova prospettiva per il territorio.
A tal fine il Comitato intende organizzare azioni di informazione pubblica, presidio del territorio, iniziative volte alla valorizzazione del territorio.

venerdì 21 giugno 2013

Sabato 06 Luglio Presentazione di RM18 il nuovo album di Su Akru con Dj Seb, Stranos Elementos, Volti Estranei.



Dopo la bellissima serata di C.u.b.a Cabbal. 

Futta, Spirit2all e Camicie di Forza torna il 

Rap con la R maiuscola al Pangea.

Ospite di questa serata sarà "Su Akru" da 

Nugoro che presenterà il suo nuovo lavoro   

R-M18 accompagnato in consolle da un altro 

veterano nugorese Dj Seb. A completare la line 

up ci saranno gli "Stranos Elementos" che 

tornano al completo e i "Volti Estranei

un'altra certezza dell'hip hop turritano.

Si comincerà alle ore 22:300 ingresso con 

sottoscrizione di 2€ 

martedì 11 giugno 2013

Saletta Sociale Pangea




La Saletta Sociale Pangea nasce

dall'esigenza oramai decennale che vede 

molti gruppi musicali rinunciare alla 

propria passione per via dei costi di 

affitto delle poche salette presenti.Per 

sapere tutte le info su orari, prezzi e 

modalità di fruizione potete contattarci 

tramite e-mail all'indirizzo 

exbocciodromo@gmail.com oppure tramite 

messaggio privato su Fb o direttamente di 

persona in via Falcone e Borsellino 7. 

Chiedere di Bebo, Marco,Antonio, Vincenzo.




lunedì 10 giugno 2013

BURNIG METALFEST




Questo sabato C.S.O.A PANGEA in collaborazione con BADTASTE ZINE, sono lieti di presentare il           BURNING METALFEST.
In Burning Rotation:
*GHJTTATURA
*TROOPS OF DOOM *
REST IN PISS
*THRASHICIDIO 
*DEADLY ORDER 
*CxIxB 
*MORNING DETONATION.
*DJ SET METAL
Inizio ore 22:00 - INGRESSO 2 EURO
PREZZI POPOLARI, BIRRA A FIUMI E MUSICA BUONA!!! CHE ASPETTATE? NON STATE CHIUSI IN CASA, VENITE IN VIA FALCONE BORSELLINO 07 (PORTO TORRES)!!!!!!!!!!!!!

venerdì 7 giugno 2013

NON E' NECESSARIO ESSERE VALSUSINI PER ESSERE NO TAV


Csoa Pangea in collaborazione con il Collettivo Su Carraxiu e Sa Bardana infoshop presentano la terza tappa del tour sardo per la presentazione del libro "A sarà düra! - Storie di vita e militanza No TAV"

Da oltre un decennio, pressoché l’intera comunità della Val di Susa è mobilitata per impedire la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità. In contrapposizione a media, partiti politici, forze dell’ordine e magistratura, un grande movimento di massa non cessa di crescere e, iniziativa dopo iniziativa, consolida la consapevolezza di poter vincere.
I militanti e le militanti del Centro sociale Askatasuna – insieme ad Alberto Perino, Lele Rizzo, Giorgio Rossetto, Nicoletta Dosio, Mario Cavarnia e molti altri protagonisti della lotta no tav – raccontano le ragioni di un movimento che ha saputo costruire una diversa cooperazione sociale, produrre un’altra scienza, un sapere alternativo, una coscienza capace di tradursi in resistenza di massa.
Oggi, il movimento No Tav interpella il senso di alcune parole della politica, declinandole con nuovi significati: cos’è un’«istituzione», quando essa assume il volto della repressione di un’intera comunità? Cos’è la «democrazia», quando il parere del «maggior numero» viene del tutto ignorato? Cos’è lo «sviluppo», quando l’infrastruttura proposta è mera speculazione? Cosa sono le «risorse», quando il Tav appare come un gigantesco e insensato consumo di risorse naturali?
Per le popolazioni della valle di Susa nel conflitto no tav è anzitutto in gioco un diverso modello di società, di economia e di politica. Un modello che già vive dentro le forme di una soggettività radicale e massificata che diventa punto di riferimento e proposta di metodo per un nuovo agire sociale e politico.

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A sarà düra! Store di vita e di militanza no tav è un libro che non finisce qui!
Sul sito www.saradura.it trovate tutti i materiali audio, video, le interviste e le inchieste prodotte dal lavoro di conricerca svolto dalle realtà della Valsusa in lotta.
Un materiale prezioso per comprendere le modalità e le ragioni della più grande lotta di massa in corso in Italia.


Ricordiamo in oltre che in occasione della presentazione del libro, presso il c.s.o.a Pangea si potrà firmare la legge Zero Waste Rifiuti zero.
RISCRIVERE IL FUTURO OGGI SI PUO', DICIAMO BASTA AGLI INCENERITORI DI RIFIUTI.
Per saperne di più sulla legge :
http://www.leggerifiutizero.it/

mercoledì 5 giugno 2013

INIZIAMO DALLE BONIFICHE



              Bonifiche una priorità

Le bonifiche dell’area industriale sono attualmente lontane dallo stadio di progettazione e tanto meno di realizzazione pur esistendo protocolli e convenzioni attive tra le parti. Nel territorio si assiste ad un peggioramento delle condizioni ambientali anche in questo momento in cui le attività industriali sono quasi nulle.

Il registro tumori provinciale di Sassari nell’esaminare l’incidenza dei decessi per tumore nell’area di Porto Torres nel periodo 1992-2001 non può non evidenziare gli eccessi rispetto alla media provinciale. Se si includono i soli Comuni di Porto Torres, Stintino, Castelsardo, Sennori e Sorso si rileva un evidente incremento di sarcomi dei tessuti molli (+ 77% per gli uomini e + 89% per le donne) dove per tessuti molli si intendono tessuti extrascheletrici quali tessuto fibroso, adiposo, vascolare, nervoso, sinoviale e muscolare. Questo dato, per le implicazioni che comporta (sono per lo più tumori legati ad esposizione a sostanze organo-clorurate quali diossine, furani e diossino-simili), meriterebbe un’analisi approfondita.
Secondo lo studio Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità nov. 2011 Supp. Epidemiologia e Prevenzione;
Nel SIN Porto Torres (SS) costituito da due comuni (Sassari e Porto Torres) con una popolazione complessiva di 141,793 abitanti al Censimento 2001 esaminando, il rapporto standardizzato di mortalità corretto per deprivazione in entrambi i sessi per tutte le cause correlabili alle condizioni ambientali (tutti i tumori; malattie del sistema circolatorio, malattie dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato digerente, malattie dell’apparato genito urinario) si rileva un valore di 109 e 115 rispettivamente nel sesso maschile e femminile. Ciò corrisponde (nel periodo 1995- 2002) per il sesso maschile a 4708 casi osservati rispetto a 4319 attesi con 389 morti in più per tutte le cause di morte (tra cui 86 per tumori), quindi 48 in più per tutte le cause/anno e 11 tumori/anno; per sesso femminile si riscontrano 4357 casi osservati rispetto a 3788 attesi con 568 per tutte le cause (127 tumori), quindi 71 morti in più tutte le cause/anno e 16 tumori/anno. I dati che interessano il sesso femminile destano particolare preoccupazione; le condizioni di inquinamento non riguardano solo le condizione riscontrabili nel perimetro della fabbrica e quindi fattori di esposizione alle criticità del ciclo produttivo che interesserebbe il sesso maschile.

Dalle 518 pagine della perizia del Tribunale dei cinque esperti nominati nell’inchiesta penale per disastro ambientale a carico di Syndial e Polimeri (oggi Versalis), appare chiaro che attorno all’impianto riconducibile al gruppo Eni, compresa l’acqua che scorre nel sottosuolo, è intaccata da concentrazioni di benzene che arriva ad essere in 139 mila volte superiore alla norma nelle acque di falda (Syndial, agosto 2010 e conferenza dei servizi 2011). Sulla base di questa analisi, è evidente che «le acque sotterranee provenienti da monte idraulico e quelle meteoriche, filtrando nei terreni inquinati, continuano a svolgere indisturbate la loro opera di estrazione, trasportando a mare la parte di inquinanti progressivamente lisciviata», cioè rimasta nel suolo. Fenomeno, in riferimento ai terreni sul mare, che «prosegue tutt’ora». E non potrebbe essere diversamente, perché la fonte dell’inquinamento è lì, immutata, visto che nessuno ha bonificato il suolo che è come una spugna: ha incamerato agenti inquinanti negli anni e pian piano li rilascia al mare, attraverso le falde. Gli stessi funzionari ministeriali nelle varie conferenze di servizio e ora i periti del tribunale riportano che la “messa in sicurezza di emergenza”, annunciata dal gestore nel 1998, divenuta operativa solo nel 2003 con la barriera, «non essendo finalizzata alla bonifica dei suoli inquinanti, non è riuscita nello scopo. Le acque nel tempo hanno continuato e continuano a trasportare gli inquinanti a mare. L’inefficacia e l’inefficienza delle misure adottate è ancora più eclatante considerando il tempo trascorso dalla loro realizzazione come messa in sicurezza di emergenza, che proprio per la loro natura sarebbero dovute risultare - al contrario - efficaci ed efficienti, e a breve termine».
«L’unico dato certo - sintetizzano i periti - è l’assenza di azioni che abbiano nel concreto impedito la prosecuzione della contaminazione». «È ancor più grave - scrivono i periti - se si pensa che gli interventi di messa in sicurezza per rimuovere fonti di contaminazione» secondo la legge, sono tali proprio perché devono essere attuati tempestivamente. Nulla invece, è stato fatto per il suolo. «Non risulta posta in essere alcuna misura».
L’inquinamento ambientale, unitamente a fattori genetici predisponenti, svolge un ruolo importante nel determinare effetti avversi sulla salute umana, sia a breve sia a lungo termine. È stato ampiamente dimostrato che diversi composti chimici oltre che come cancerogeni possono agire come gli interferenti endocrini in grado di modificare le caratteristiche epigenetiche di un individuo; l’epigenoma che determina cambiamenti nell’espressione genica è suscettibile all’azione di diversi fattori, in particolare le aberrazioni dei normali processi epigenetici possono essere indotte da fattori ambientali, tra i quali l’inquinamento da benzene , diossine- furani, metalli pesanti etc.
Le bonifiche sono una priorità improcrastinabile che deve avere un corso urgente e svincolato dalle dinamiche relative alla chimica verde. Urge riqualificare gli operai in cassa integrazione per dargli competenze adatte alle bonifiche. L’Eni deve mettere in campo le già previste risorse per l’avvio a partire dai corsi di formazione e deve dare avvio immediato ripristino dei territori inquinati.
Ed è proprio sulle bonifiche che si restituisce al territorio il vero impatto sull’occupazione con la creazione di competenze che saranno utilizzabili in tutta l’isola. Con il ripristino di territori che saranno nuovamente sfruttabili anche economicamente.
È giunto il momento di ribadire con chiarezza la nostra totale indisponibilità a continuare a lavorare e vivere su montagne di rifiuti. La situazione è chiara o si risanano l’ambiente e i luoghi di lavoro creando le condizioni per vivere in modo sano e sicuro riconvertendo globalmente le attività fornendo ai lavoratori la possibilità di un nuovo impiego pulito, dignitoso e produttivo per il benessere di tutti.
Non possiamo più permettere che le logiche di saccheggio e sfruttamento attuate dall’industria chimica statale italiana continuino a pesare sui sardi a discapito di diritti fondamentali quali quello alla salute e ad un lavoro sicuro e dignitoso.
Il sito industriale di Porto Torres deve essere risanato come è avvenuto a Bagnoli. Servono opere strutturali che vanno a carico delle società inquinanti, e che possono cominciare solo in presenza di una volontà determinata da parte delle popolazioni, delle istituzioni locali, dei sindacati e delle associazioni di categoria.
Per la messa in sicurezza di Marghera è stata investita una somma pari a 1.880 milioni di euro, soldi sufficienti a coprire l’intero monte stipendi di Porto Torres per quaranta anni, oltre che necessari per rilanciare l’economia del territorio. Questo rilancio può passare solamente dalla bonifica di tutta l’area e attraverso una pianificazione che tenga in considerazione la situazioni legata ai posti di lavoro attualmente in bilico, ma che possa anche dare a nuove imprese la possibilità di nascere sfruttando ad esempio le risorse del turismo, dell’agricoltura e delle energie rinnovabili.
Si chiede a questa Amministrazione per ciò che è nella sua facoltà:
* Perché non siano stati adottati nuovi sistemi di controllo sulle emissioni di inquinanti con centraline e punti di prelievo fissi a mare e in terra e con raccolte dati almeno settimanali di tutti gli inquinanti di cui si ha certezza dell’emissione;
* Se sia in grado di assicurare l’adeguatezza dei sistemi di controllo degli inquinanti e della sicurezza negli ambienti di lavoro nei siti industriali in premessa, ovvero quali misure intenda intraprendere per migliorarne l'efficacia e garantire l'opportuna e tempestiva informazione alle popolazioni;
* Perché gli organi preposti alla raccolta e alla diffusione delle informazioni sulla qualità ambientale del S.I.N. Porto Torres/Sassari non abbiano presentato studi e diffuso tanto costantemente quanto adeguatamente i dati raccolti, in modo organico e leggibile dalle popolazioni;
* Perché non sono resi pubblici periodicamente i dati del Registro dei tumori e perché non si avviino Registri di altre patologie correlabili a fattori ambientali (malattie degenerative, dismetaboliche, cardiovascolari etc, particolarmente quelle che interessano la fascia pediatrica);
* Perché ad oggi non siano stati fatti studi organici sulla popolazione di Porto Torres e Sassari circa il livello di bio-accumulazione nei tessuti degli inquinanti, quali clorurati, metalli pesanti, fenili, etc., e studi sulle variazioni epigenetiche indotte dagli stessi inquinanti;
* Perché non vi sia un monitoraggio pubblico dello stato di avanzamento delle bonifiche con indicazione precisa del cronoprogramma degli interventi previsti e una chiara indicazione delle competenze dei soggetti che partecipano alle gare per l’esecuzione dei lavori di bonifica

Si chiede a questa Amministrazione, per quanto le compete:
di attivarsi perché possa essere costituito un organismo (osservatorio, Comitato Civico di Garanti) che segua e controlli attentamente tutta la fase delle opere di bonifica, e che al suo interno abbia una reale rappresentanza dei cittadini e attui una completa trasparenza, al fine di evitare che il controllore sia il controllato.
Di invitare la R.A.S. a investire i fondi a sua disposizione per gli interventi su questo territorio per la formazione delle maestranze locali da utilizzare nelle opere di bonifica e per costituire un pool di ricercatori che in propria autonomia, senza avere nessun rapporto con ENI e le società da essa partecipate, possano individuare le migliori tecniche di bonifica per il territorio del SIN.


WWF
Gruppo 5 Stelle Sassari
CSOA Pangea – Porto Torres
Kuiles – Comitato Pastori Sardi
iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna 

domenica 2 giugno 2013

Bainzine contro il Benzene



1915: Segna l'inizio della prima guerra mondiale. Fu un anno molto difficile anche per Porto Torres, segnato da una grande crisi agricola che ridusse molte famiglie sul lastrico. La scarsità di cibo indusse le "bainzine" ad assalire il forno, le cronache ci descrivono una sommossa violenta, durante la quale perse la vita un bambino. Per sedare gli animi esasperati dalla fame, la Giunta comunale decise di distribuire minestroni a tutta la popolazione, utilizzando come punto-ristoro quello che oggi è il Palazzo del Marchese.

2013: Porto Torres affronta oggi una situazione economica analoga a quella del secolo precedente. La crisi industriale attuale del settore petrolchimico ha sostituito quella agricola di allora. I contadini sono diventati operai in un'ottica economica di mono-cultura industriale che ora come allora, ci tradisce e soffoca. In occasione di Monumenti aperti 2013, nell'atrio del Palazzo del Marchese, il collettivo Pangea col gesto simbolico di regalare “cibo povero” alla popolazione intende evocare lo spettro della fame del 1915, e della violenza che n'è conseguita, per porre l'accento sull'urgenza di un rilancio economico proporzionato alle esigenze della città, da immaginare in una prospettiva di poli-cultura industriale iniziando dalla valorizzazione delle risorse presenti nel territorio.

C.S.O.A. Pangea

sabato 18 maggio 2013

FESTHA MANNA NO SORU 3 Dì ALL'ANNU



Il C.S.O.A. Pangea propone per i festeggiamenti dei Martiri Turritani un percorso formato da tre grandi striscioni affissi per la città in tre punti strategici della “festha”, ognuno dei quali riporta una “parola chiave” ed insieme formano in estrema sintesi quello che il Colletivo individua come prospettiva economica e politica da seguire per creare un futuro prospero, ricco di benessere per la città; tre grandi parole attraverso le quali sarà necessario passare se si vorrà ottenere una rinascita reale di Porto Torres.
Iniziamo dalle BONIFICHE...
Abbiamo deciso di compiere questa azione per chiedere davanti alla popolazione che l'Amministrazione si faccia carico delle responsabilità che gli competono e prenda seriamente posizione chiedendo con forza che vengano quantificate in tutti i termini necessari, finanziate e iniziate le BONIFICHE di TUTTA la Zona Industriale e del territorio interessato di Porto Torres, e apra canali di informazione trasparenti con la popolazione per aggiornarla rispetto all'avanzamento dei lavori, e ai relativi garanti; in considerazione dello status di Sito di Interesse Nazionale che il nostro territorio si è visto riconosciuto. Le Bonifiche sono un atto dovuto - chi sporca deve pulire - e possono essere contemporaneamente una fonte di lavoro i cui numeri realmente ad oggi non si conoscono.
...costruiamo l'industria della CULTURA...
Chiediamo un'alternativa reale di produzione e pensiero, nuova rispetto al modo di ragionare da servo che contraddistingue molti, in primis i nostri Amministratori, diverso rispetto alla politica delle deleghe.
La Cultura investe ogni aspetto della vita e può creare industrie floride e longeve i cui modelli sono già consolidati in altri Paesi della Comunità Europea. Si tratta di valorizzare le caratteristiche peculiari della nostra identità, la storia, le tradizioni, l'accoglienza, si tratta di lavorare per acquisire una posizione di riguardo nel panorama universitario e della ricerca scientifica, di valorizzare un territorio unico al mondo per beni paesaggistici e culturali che da sempre, da qualunque Amministrazione susseguitasi negli anni viene ignorato o snobbato, perché si è preferito altro, perché con grandi probabilità non ci sono state, e non ci sono, le competenze necessarie anche solo ad immaginare la produttività che da questi settori lavorativi potrebbe derivare. E' un'impresa realizzabile per la quale sono previste modalità e tempi precisi.
...creiamo OCCUPAZIONE La scelta velatamente provocatoria della terza parola/striscione vuole essere uno stimolo a non accettare come verità assolute le risposte di una burocrazia che viene spacciata per legge divina: i tempi e le civiltà cambiano, figuriamoci le norme legislative, deboli in questo momento come mai nella Storia; troppo spesso capita che vengano opposti ai sogni di rinascita, o ai più concreti piani di lavoro per un sostanziale cambiamento, discorsi disfattisti fatti da uomini piccoli eretti sui più disparati paradossi burocratico-amministrativi, discorsi fittizi che tendono a sminuire l'idea di un futuro diverso da quello che sempre è stato, dal passato, come se il cambiamento non fosse alla base della crescita umana, discorsi che hanno per fine quello di mantenere l'ordine delle cose assolutamente invariato, cosicché chi siede possa continuare a rimanere ben seduto e chi sta in piedi, con la schiena curva, possa rimanerci, ricordandosi bene di ringraziare ogni fine mese puntuale per un lavoro che ti prende alla gola come un assassino, il cui unico scopo è individuale, “che ognuno pensi a salvare se stesso!”, in una dimensione che ha completamente perso di vista lo scopo collettivo che per una comunità il lavoro dovrebbe avere. Questa non è Occupazione, questa è Schiavitù. Noi immaginiamo forme occupazionali reali, inserite in prospettive nuove, figure professionali nuove, capacità nuove per una città ricca che ha tutto da imparare per gestire il proprio futuro, a partire dai famosi giovani, non quelli da programma elettorale ma quelli che della città inevitabilmente andranno a formare la struttura.

martedì 7 maggio 2013

Un passo dietro l'altro



Sabato 11 Maggio ore 20:30

Il CSOA Pangea presenta con la partecipazione del regista Gianni Tetti e dell'associazione progetto Filippide:


UN PASSO DIETRO L'ALTRO
di Gianni Tetti

Racconta le paure e le speranze di Luca, Paolo, Daniele F. e Daniele B., Giuseppe e Maria, Mario, Massimiliano e Fabrizio, ragazzi che lottano per migliorare, anche se di poco, la loro vita e crescono. Un passo dietro l’altro racconta di ragazzi che corrono, si allenano, gareggiano, anche contro l’autismo. È la storia dei loro genitori che ci confidano sofferenze e soddisfazioni di una vita certamente non comune, e dei loro accompagnatori che ormai sono degli amici con cui condividere tutto.

Un passo dietro l’altro è la storia di una piccola impresa compiuta giorno per giorno: dal campetto in cui tutto è iniziato, fino alla gara più importante dell’anno, a Siracusa, dove non ci sono i riferimenti e le abitudini tanto care ad un ragazzo autistico, dove tutto è nuovo, anche perché si deve prendere l’aereo e volare, dove ci si può anche innamorare, dove alla fine c’è sempre il traguardo che, un passo dietro l’altro, prima o poi, arriva.

Ingresso ad offerta.

* Possibilità di cena sociale con sottoscrizione.

sabato 20 aprile 2013

MostrⒶ FotogrⒶficⒶ D'Ⓐmore d'ⒶnⒶrchiⒶ di PaolⒶ Rizzu

Mostra Fotografica D'amore d'anarchia di Paola Rizzu 

Un'antologica degli scatti delle lotte della Sardegna degli ultimi anni a cura dell'Artista Sassarese Paola Rizzu.

La mostra nasce nel 2012 e viene esposta per la prima volta ad Alghero durante il festival Esperò con il nome “solo per Amore”. Dopo altre tappe arriva a Nuoro cambiando nuovamente nome che diventa “d'Amore e di Dolore” omaggio all'artista di Lula Antoni Marras e al suo libro di poesie dedicato alla figlia di Matteo Boe tragicamente uccisa.

Resterà visitabile durante le attività del centro sociale fino alla fine del mese di Aprile."

Live showcase Stranos Elementos + Zolo + Marras 

Sa Die De Sa Sardigna


Cosa è il 28 Aprile per i Sardi: inn questo giorno si ricorda la sommossa dei vespri Sardi del 1794 che costrinse alla fuga da Cagliari il vice Re Balbiano e i suoi funzionari sabaudi, in seguito al rifiuto di soddisfare le richieste dell'allora Regno di Sardegna per riservare ai sardi le cariche pubbliche, un consiglio di Stato a Cagliari, vicino alla sede del vice Re e l'istituzione a Torino di un Ministero per gli Affari della Sardegna.

Programma della Serata:

El Tano (storia di un desaparecidos Sardo)
Spettacolo Musico Teatrale.
Regia e interpretazioni di Antonella Puddu
Musiche dal vivo di Riccardo Pittau.

La storia di Martino Mastino, sindacalista originario della Sardegna, incarcerato, torturato e ucciso in Argentina negli anni della dittatura di Videla.
Il racconto essenziale di Antonella Puddu e la musica metallica ma insieme appassionata della tromba di Riccardo Pittau disegnano con sobrietà una vicenda di violenza e di ferocia politica. Tra i Desaparecidos ci furono molti italiani "El tano" vuol dire appunto l'italiano mentre l'italia faceva da contorno nel 1978 al trionfo dell'Argentina calcistica guidata da Maradona in campo e dai militari al governo. Una messa in scena dura, una testimonianza necessaria.

Alberto Masala:

Sardo, vive a Bologna. Poeta e scrittore. Agisce in contesto internazionale nei principali luoghi della poesia e dell'arte. Sperimenta in concerto con musicisti di varie provenienze. Nella scrittura usa diverse lingue. Pubblica in Italia, USA, Francia. È in raccolte e antologie in Italia, Francia, Spagna, Germania, Ungheria, Russia, Albania, Bosnia, USA, Iraq. Ha tradotto Jack Kerouac, Judith Malina, Lawrence Ferlinghetti, Serge Pey, Peppinu Mereu. Ha diretto progetti d'arte in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Sardegna). Nel suo percorso anche performance, teatro, cinema, radio.


A seguire cena sociale metri ZERO.

Menu della cena
Ravioli di ricotta
Ravioli di ricotta e spinaci.
Ravioli di formaggio.

La Pasta all'uovo la ricotta e il formaggio sono una produzione nostrana con uova, farina e latte biologico.

Sottoscrizione 5 €

sabato 13 aprile 2013

Più che pulita...bonificata



Pulita ti vogliamo pulita!!

Aderire all'iniziativa “Pulita ti vogliamo pulita” significa per il C.S.O.A. Pangea mettere in evidenza il paradosso di prevedere da parte dell'Amministrazione severe ammende per chi riprovevolmente getta, ad esempio, delle cartacce in zone di interesse ambientale e paesaggistico come la spiaggia, ma non osa neppure nell'intenzione assumere gli stessi toni nei confronti di chi è responsabile di insabbiamenti tossici che davvero rischiano di compromettere la fruizione di quella stessa spiaggia, irreparabilmente. (A quanto pare sembra ci sia chi può liberamente inquinare e chi no!?) Il paradosso di raccogliere la mondezza dalle strade, dai parchi, dalle spiagge, e avere ad un passo da dove viviamo fabbriche abbandonate ai veleni e al degrado più totale e acque cariche di benzene. Vogliamo ottenere il risultato di un territorio, quello portotorrese nella fattispecie, che possa tornare ad essere sano e prolifico; da un lato realmente bonificato, dall'altro re-industrializzato (industria dei Beni Culturali, dei Beni Ambientali, del "turismo", della cultura e della tradizione in tutti i suoi aspetti...). E l'operazione deve avvenire contemporaneamente, nei termini teorici, come in quelli pratici.

Abbiamo deciso di compiere questa azione per chiedere davanti alla popolazione che l'Amministrazione si faccia carico delle responsabilità che gli competono e prenda seriamente posizione chiedendo con forza che vengano quantificate in tutti i termini necessari, finanziate e iniziate le BONIFICHE di TUTTA la Zona Industriale e del territorio interessato di Porto Torres, e apra canali di informazione trasparenti con la popolazione per aggiornarla rispetto all'avanzamento dei lavori, e ai relativi garanti; in considerazione dello status di Sito di Interesse Nazionale che il nostro territorio si è visto riconosciuto. Le Bonifiche sono un atto dovuto - chi sporca deve pulire - e possono essere contemporaneamente una fonte di lavoro i cui numeri realmente ad oggi non si conoscono.

Chiediamo un'alternativa reale di produzione e pensiero, nuova al modo di ragionare da servo che contraddistingue molti, in primis i nostri Amministratori, diverso rispetto alla politica delle deleghe.
La pulizia non va fatta solo nelle strade, nelle campagne o spiagge, ma sopratutto nelle nostre vite, nelle amministrazioni, nei rapporti sociali...tutto di positivo se si comincia chinando la schiena per raccogliere una buccia, poiché già ci si riavvicina alla Terra.


Il Collettivo Occupante Pangea

giovedì 11 aprile 2013

Unità Di Crisi

Arriva il RAP al Csoa Pangea con un padrino di tutto rispetto direttamente da Pescara C.u.b.a Cabbal che presenterà U.R.L.A il suo ultimo album.
Ad aprire la serata ci saranno 

Camicie di Forza ( Porto Torres)
Futta (Sassari)
Spiri2All (Corsica)

A seguire un super Dj set D'n'B con un altro ospite d'eccezione 
direttamente da Radio Onda D'urto (Brescia):
*Stefano B. 
in compagnia del nostro oramai Resident :
*Dj Ekl (Stars&Blowjobs Production) 

Start ore 22:00
End ore 04:00

Sottoscrizione 2€


Clicca qui per maggiori info

CineConcerto D'amore d' Anarchia


In occasione dell'Aprile Libertario ritorna il cineforum con tre appuntamenti.

Venerdi 12 ore 20:30

Non sono l'uno per cento di Antonio Morabito

Un editore, un professore universitario, uno scultore, uno storico e un tipografo ci parlano di Anarchia, della F.A.I. (Federazione Anarchica Italiana), partendo dal 1894, attraversando la rivoluzione spagnola del ’36, la lotta partigiana e la fine della seconda guerra mondiale, per arrivare a discutere del presente: i movimenti no-global e new-global, il lavoro precario, la guerra, l’ambiente. Alfonso Nicolazzi, Gigi Di Lembo, Dominique Stroobant, Massimiliano Giorgi e Donato Landini ci accompagnano in un mondo di cui si parla spesso in modo distorto o non si parla affatto.
Il documentario, con brevi contrappunti di montaggio da Bresson a Pasolini, da Monicelli a Allen, s’interroga infine sulla relazione tra anarchia e violenza, tra anarchia e società e tra
anarchia e utopia.

Parteciperà alla proiezione e presenterà il film: DONATO LANDINI (tipografo della rivista "UMANITA' NOVA" ed unico protagonista del documentario ancora in vita) che ad un certo punto, alla telecamera di Morabito, spiega: "L'Anarchia ha a che vedere con il quotidiano. Tante persone fanno scelte anarchiche ogni giorno, e non se ne rendono conto."

Venerdi 19 ore 20:30

Un'idea esagerata di Libertà di Michele Bertelli.

Non solo una casa editrice, ma un vero e proprio progetto di ricerca culturale, che si è proposto una riflessione a tutto campo suo nuovi sapere e le nuove pratiche, introducendo nell'uso comune termini come nonluoghi, immaginario sociale, meticciato.
Come in un quadro cubista, il ritratto di questa esperienza emerge attraverso le parole di chi ha accompagnato elèuthera fin dalla nascita: autori e collaboratori, ma anche amici e lettori. Un caleidoscopio di testimonianze che si interrogano sul valore e sulle possibilità di una piccola editoria critica di qualità. Architetti, insegnanti giornalisti, editori indipendenti, ma anche comici e musicisti, discutono così del senso e della necessità di una cultura libertaria che sappia essere all'altezza delle sfide imposte dalla contemporaneità.

A Seguire Concerto/tributo alla musica a De Andre con Storie di un impiegato a cura di
Federico Marras (voce) - Alessandro Zolo (contrabasso) - Andrea Fanciulli (chitarra) Enrico Severini (chitarra)

Venerdi 26 ore 20:30

Antonio Ruiu - Vita di un anarchico Sardo. di Roberto Nanni

E' la storia di Antonio Ruiu dalle origini nella povera Sardegna inizio 900 alla lotte al Fascismo fino alla completa adesione all'anarchismo. La sua vita è costellata di episodio straordinari che hanno come elemento dominante la lotta ai soprusi e alle ingiustizie.
Il Soggetto è ispirato al libro di memorie di Antonio Ruiu "Vita di un anarchico Sardo" tratto dall'archivio diaristico di Pieve Santo Stefano.
"Ho avvertito la necessita di avvicinarmi ad Antonio Ruiu ed al suo bellissimo diario quasi in punta di piedi. Abbiamo realizzato il film su questo straordinario uomo cercando di farci "adottare" da lui e dalla sua compagna Liliana per qualche giorno vivendo insieme il suo quotidiano tra il peso dei novant'anni e un intelligenza rara, vigile ed estremamente ironica.

A seguire concerto/tributo alla musica sudamericana con i Los Tres

Ingresso con sottoscrizione 2€


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Aprile Libertario














Domenica 07 ore 21 Alessio Lega presenta Malatesta.
                           Cena Sociale Salentina.

Sottoscrizione 5€

Lunedi 08 ore 18:30 Appuntamento con Giuseppe De Marzo autore del libro 
                                   Anatomia di una rivolzione.                                                       

Venerdi 12 ore 19:30 Cineforum. Non sono l'uno percento  un film di: 
                                   Antonio Morabito presenterà il film di Donato Landini protagonista del film.
Sottoscrizione 2€

Sabato 13 ore 09:00 Pulizia di via Falcone e Borsellino in occasione della
                                    manifestazione Pulita ti vogliamo pulita.

Venerdi 19 ore 19:30 Cineforum: Un idea esagerata di libertà,
                                  Un film di: Michele Bertelli 
                 ore 21:00 Concerto tributito a De Andre con Storie di un impiegato
                                  a cura di: Federico Marras (voce) - Alessandro Zolo (contrabasso)
                                  
                                  Andrea Fanciulli (chitarra) - Enrico Severini (chitarra).

Sottoscrizione 2€
                    
Giovedi 25 ore 20:30 Cena Romanés

Venerdi 26 ore 19:30 Cineforum: Antonio Ruiu storie di un anarchico Sardo
                                   Un film di Roberto Nanni
                 Ore 21:00 Concerto tributo alla musica sud americana con i Los Tres
Sottoscrizione 2€

Sabato 27 ore 22:00 Concerto Rap : C.u.b.a Cabbal presenta U.R.L.A. 
                                      Open Act Camicie di Forza(PortoTorres)+Futta(Sassari)+Spirit2all(Corsica
                    ore 01:30 Dj Set Dj Ekl (Stars & Blowjobs) 
                                       Stefano B from Radio Onda d'urto (Brescia) 

Sottoscrizione 2€

Domenica 28            Sa die de sa Sardigna 
                                        Spettacolo musico/teatrale El tano 

                                        Storie di desaparecidos Sardi, 
                                     
                                        a cura di Antonella Puddu e Riccardo Pittau
                                        A seguire il poeta Alberto Masala 
                                     
                                        Cena Sociale 100% Sarda 

Sottoscrizione 5€